Su Europaquotidiano, un commento sulla fase attuale fra Governo Letta e Congresso Pd. Si ipotizza un prolungamento della guida Epifani, che garantisce sostegno a Letta, ma senza rinviare il Congresso, il che significa che Epifani si dovrebbe candidare, cosa che il diretto interessato ha escluso ripetutamente.
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In un'intervista al Corriere, Epifani esprime ancora una volta la convinzione che la sentenza della Cassazione vada rispettata e che la politica debba comportarsi conseguentemente e quindi far decadere Berlusconi dalla carica di Senatore.
Ma dice qualcosa anche sul Congresso:

"Il Pd ha paura che Renzi faccia il segretario? 
«Il segretario lo decidono gli iscritti e i nostri elettori, che si registreranno all'albo delle primarie. Le regole saranno rispettose di tutti. Le primarie saranno aperte, anche se ovviamente quelle per il premier lo sono di più, perché è un altro campo di gioco»."

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Ilvo Diamanti, su la Repubblica, analizza in particolare le opzioni in gioco per due delle regole congressuali: la separazione fra Segretario e Premier, e il metodo di designazione.
Alcuni estratti:
"Il primo riguarda il rapporto fra partito e governo. Si traduce nella distinzione oppure la coincidenza fra segretario di partito e premier. L'indicazione del segretario e della maggioranza del Pd prevede l'incompatibilità fra i due ruoli.
[...]
Tuttavia, nei fatti, è difficile dissociare i due ruoli. In particolare, guidare il governo senza il controllo sul partito. Come dimostra l'esperienza di Prodi.
[...]
La seconda questione riguarda il "metodo" per designare il segretario. Fino ad oggi, è stato scelto attraverso primarie "aperte" agli elettori del Pd. Così sono stati eletti Veltroni, nel 2007, e Bersani, nel 2009. Le primarie hanno costituito, per questo, una sorta di "rito fondativo" che radica la legittimazione del partito, prima ancora della leadership, sul coinvolgimento dei militanti, ma anche degli elettori.
[...]
Come si vede, la discussione sulle regole evoca questioni sostanziali. Che riguardano quale modello di partito insegua il Pd. E, prima ancora, con quali progetti, contenuti, programmi. Leader."
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Diverse le dirette ed i commenti in tempo reale offerti da vari siti per seguire la discussione:
Europaquotidiano (@weuropa): link.
L'Unità: link.
 
Diversi editoriali e post si occupano oggi di riprendere il discorso sul congresso, in parte messo in ombra nei giorni scorsi da altre vicende.
Questa settimana dovrebbe essere l'ultima di lavori della Commissione sulle Regole, che devono poi presentare l'esito dei lavori all'Assemblea del 31 luglio per la discussione e l'approvazione.
S. Menichini, Europaquotidiano, scrive:
"Rinviare un congresso – per certi aspetti sarebbe quasi un annullamento, date le circostanze – per paura di darsi un assetto politicamente pericoloso. Non riesco a immaginare un gesto più autolesionista. Anche un po’ offensivo, dice bene Gianni Cuperlo. Tanto varrebbe ammettere di essere regrediti all’infanzia politica, allo stato di un partito incapace di intendere, di volere e di muoversi razionalmente."
...
"Svolgere tutto il congresso nei tempi e con le regole ordinari: una sfida di maturità, per un partito che si vanta a ragione di essere l’unica organizzazione compiutamente democratica sulla scena."
...
" Ma anche da Matteo Renzi sarà giusto (nel caso) aspettarsi un impegno più preciso delle parole pronunciate nelle ultime settimane: che cosa vuol dire esattamente che il governo può rimanere al suo posto finché fa cose utili? Tutti possono sottoscrivere questo concetto ma quali cose, entro quanto tempo?"
(testo integrale qui)

 
Certi: Giuseppe Civati, Gianni Cuperlo, Gianni Pittella
Finto ritroso: Matteo Renzi
Possibili: Rosario Crocetta, Goffredo Bettini
 
Da Europaquotidiano un articolo sulle indiscrezioni relative alle regole in discussione: link.

 
La vicenda dell'espulsione della moglie e della figlia del dissidente kazako Ablyazov sta provocando una serie di sconquassi in questa maggioranza e, soprattutto, nelle fila del Partito Democratico.
Da un lato chi vorrebbe preservare le larghe intese e procedere con il Governo com'è, dall'altro lato chi ritiene che Alfano si debba dimettere.
Domani in Aula sarà votata la mozione di sfiducia.
Molti quotidiani riportano dichiarazioni sulla posizione PD, ma l'assemblea dei gruppo parlamentari per decidere il da farsi si terrà oggi pomeriggio. A seguire, forse, la posizione ufficiale.
Intanto, alcuni link ad articoli di approfondimento sulla vicenda.
Corriere della Sera: Il Pd non voterà la sfiducia su Alfano ma Renzi non ci sta: «Pensano alle poltrone»
La Repubblica: Il Pd in rivolta contro Alfano Letta lo assolve, Renzi all'attacco
La Stampa: Il Pdl e Letta difendono Alfano ma il Pd si divide
Europaquotidiano: Il Pd in rivolta chiede le dimissioni di Alfano. Renzi attacca ancora
Editoriali:
Pietro Ostellino, Corriere della Sera: Purché alla fine non paghi il paese
Stefano Menichini, Europaquotidiano: Governo in crisi, no. Indebolito, sì
 
La sintesi del videoforum con G. Epifani, moderato da M. Giannini, con le risposte alle domande degli elettori e il video dell'intervento: link.
 
Post di Luca Di Bartolomei, Coordinatore nazionale sicurezza e difesa del PD, sulle indiscrezioni relative alle nuove regole, ancora in discussione: link.