A seguito del voto/non voto/uscita di aula di mercoledì 10 luglio per la richiesta dei gruppi parlamentari PDL di sospendere i lavori (richiesta di 3 giorni, alla fine è stata concordata mezza giornata come da prassi parlamentare) c'è stato la solita produzione di documenti e controdocumenti firmati un po' da senatori (i 70 della lettera di Zanda come da post più sotto) e un po' da deputati (i 13 renziani o presunti tali).
Da elettore e militante, mi chiedo semplicemente... ma non possono discuterle queste cose? non possono fare delle belle e sane riunioni prima di andare in aula, spiegare le motivazioni del voto e delle decisioni, spiegare il dissenso senza stare a scambiarsi lettere? mi sembra un gioco simile a quando, da ragazzini, in due si litigava e ciascuno mandava bigliettini all'amico comune per assicurarsene la fedeltà. In questo caso l'amico comune siamo noi elettori...



Leave a Reply.