Intervista a Gianni Cuperlo pubblicata su Sette, il settimanale de Il Corriere della Sera.
Nell'intervista, di Vittorio Zincone, Cuperlo dice:
"Pensa a un’alleanza tra Pd e Sel?
«Non basta. Penso a una coalizione che parli alla sinistra e al campo moderato, ai movimenti e alle forze del civismo, della legalità, della cultura e del lavoro creativo. Una nuova esperienza, capace di entrare in sintonia con la società».
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Mps e Pd…
«Fabrizio Barca ha scritto cose molto giuste su questo argomento: un partito non può schiacciarsi unicamente sulle istituzioni».
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Lei si occupava anche dei rapporti con i sondaggisti.
«Sì. All’inizio soprattutto con gli amici triestini della Swg di Roberto Weber. Nel gennaio del 1994 facemmo realizzare le prime indagini qualitative sul nostro elettorato. A un mese dalle elezioni che portarono Berlusconi al governo eravamo percepiti come una forza di impianto conservativo legata al lavoro dipendente e senza appeal tra i più giovani».
Sono passati venti anni e la situazione non è cambiata.
«Un po’ è vero. E oggi chi ci vota non capisce perché i frutti di conquiste sociali che hanno segnato il welfare italiano siano letti, da altri che oggi stanno peggio, come dei privilegi»."

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