Sembra univoca e omogenea la posizione del PD riguardo la legge contro l'omofobia in discussione in Parlamento. Dopo la richiesta di parte del PdL per la moratoria dei temi etici a fronte delle emergenze economiche, lato PD non si trova sponda alcuna a questa richiesta, anzi uno schieramento unito che chiede invece di risolvere uno degli annosi problemi italiani in termini di tutela dei diritti civili.
La Stampa: link.
La Repubblica: link.
L'Unità: link.
 
Il Sindaco di Cardano al Campo Laura Prati, colpita in un attentato venti giorni fa, è in stato di morte cerebrale.
Corriere della Sera: link.
La Repubblica: link.
 
Su Internazionale, Claudio Giunta fa una lunga disanima del modo di porsi e dei difetti di comunicazione dell'attuale classe politica, non solo come comunicazione da campagna elettorale, ma anche negli interventi quotidiani a talk show e affini. Qualche estratto:

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buona parte della discussione politica oggi verte sull’economia, ed è un po’ patetico ascoltare o vedere gli intellettuali che ne parlano mescolando le solite dieci parole raccattate sui giornali al mattino (crisi, credit crunch, spreadeccetera). È davvero impossibile rispondere “è un problema sul quale non sono abbastanza preparato per dare un’opinione”? O tacere?
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Se chiama La Zanzara, poi, è meglio negarsi. Perché i conduttori della Zanzara (Radio 24 ogni giorno dalle 18.30 alle 21) Cruciani e Parenzo sono delle carogne, e naturalmente uno li ascolta proprio perché sono delle carogne, per il modo in cui umiliano gli ascoltatori e i parlamentari, soprattutto se i parlamentari non sono delle carogne ma degli sprovveduti.
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Ed è soprattutto un problema del Pd perché il Pd è o dovrebbe essere un vero partito: e uno vota un partito perché suppone che per ogni singolo problema (scuola, esteri, immigrazione, lavoro) ci sia qualcuno che studia e propone, e il partito accetta o respinge la proposta. Il mondo è complicato, ci vogliono delle mediazioni: se le mediazioni saltano e ognuno spara la sua cazzata, meglio votare l’Uomo Forte, che almeno si sa cosa pensa, o non votare.
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L'articolo integrale qui.
 
Certi: Giuseppe Civati, Gianni Cuperlo, Gianni Pittella
Finto ritroso: Matteo Renzi
Possibili: Rosario Crocetta, Goffredo Bettini
 
Il PdL afferma che i temi etici non sono prioritari. Possiamo discutere sulla classificazione, nel senso che vorrei capire cosa è un tema etico per il PdL, ma più di tutto vorrei capire perché non sono prioritari.
Lo strato su cui una società si fonda e si poggia sono i diritti civili, i temi etici, le questioni di principio. Una società è civile e giusta prima di tutto se riconosce pari dignità a tutti i suoi appartenenti.
Negli Stati Uniti, in cui il tema dei diritti civili è molto sentito, ci sono movimenti che argomentano in maniera semplice:
Un altro esempio, un po' più provocatorio, soprattutto in Italia:
Della mia stessa opinione S. Gozi su TazebaoNews (MORATORIA SULLE LEGGI ETICHE: ECCO PERCHE’ SONO CONTRARIO) ma anche I. Scalfarotto, che spiega l'ostruzionismo contro la legge per contrastare l'omofobia in un post su Huffington Post (Quei 400 emendamenti tra noi e la legge contro l'omofobia).
La notizia positiva è che per una volta non tutto il PdL è compatto, come riportato da la Repubblica e da Il Corriere della Sera.
 
 
Le prime pagine di quasi tutti i quotidiani, online e non, sono dedicate al processo Ruby, ma abbondano anche i commenti e gli articoli sulla mozione di sfiducia al Senato verso Alfano, non passata.
Intervento di E. Letta al Senato, su Europaquotidiano: Il discorso del premier a Palazzo Madama
Editoriale di S. Menichini su Europaquotidiano: Scene Pd dopo la botta kazaka
Corriere della Sera, le dichiarazioni di A. Merkel sulla visita di Renzi: Merkel rivela: l'ho invitato io Renzi. «Ho trovato interessante un'intervista »
Editoriale del Financial Times sulla vicenda Alfano: "Rome's imbroglio"
Vignetta di Staino su L'Unità:
 
Breve intervista a Laura Puppato di Paola Ambrosini,   TazebaoNews sulla mozione di sfiducia di SEL e M5S verso Alfano: link.
 
Due eventi dell’ultima settimana mi colpiscono in modo particolare, non solo per l’evento in sé, ma per il modo in cui vengono considerati e commentati.
Il primo, su cui mi soffermo poco, è la polemica sulla frase di Laura Boldrini a proposito di Miss Italia. Non è una priorità, le si rimprovera, e non è la causa dei femminicidi.
Credo invece che Miss Italia sia un problema e la Boldrini fa benissimo a dire cosa pensa su questioni morali ed etiche. Miss Italia è sbagliata come principio di fondo, come catalogo di bellezze, come vetrina di sederi, volti, seni, anche se mascherati in maniera finto-casta da costumi interi.
Penso che ogni gesto, ogni parola, ogni immagine abbiano un valore ed un peso. Anche una carrellata di ragazze in costume da bagno dedicata alla bellezza femminile come se fosse un valore in sé trasmette qualcosa e questo qualcosa è un’idea sbagliata della donna.
Perché anche se non ci sono gli ammiccamenti delle veline, le bocche imbronciate dei manifesti pubblicitari, corpi nudi abbandonati, c’è un’esibizione del corpo femminile come solo corpo, non vediamo un cervello attaccato a quel corpo. E non mi dite che questo non c’entra con il femminicidio e con le continue mancanze di rispetto verso le donne nel nostro Paese.
Il secondo episodio è la vicenda Alfano… ma anche di questo, non è solo la vicenda in sé a farmi riflettere ma, da un lato, chi chiede le dimissioni di Calderoli e non quelle di Alfano (Letta) e dall’altro l’indignazione di chi dice che la Idem si è dimessa per molto meno (Concita di Gregorio e molti altri su Twitter).
Perché mi danno fastidio queste due posizioni? Perché confondono il piano dell’importanza con il piano dell’etica.
L’errore di Josefa Idem, che sia in buona o in cattiva fede, c’è stato, le sue dimissioni erano dovute.
Calderoli ha commesso un errore grossolano e, soprattutto, ha tentato di delegittimare un ministro del Governo, cosa che merita le dimissioni.
Alfano, che abbia mentito o no, deve prendersi la responsabilità di ciò che il Ministero che lui presidia, o dovrebbe presidiare, ha fatto.
Non si tratta di fare un confronto, una classifica delle cose più gravi o meno gravi… i primi cinque se ne vanno signori, gli altri rimangono in gioco… No, chi ha sbagliato, in piccolo o in grande, deve assumersene le responsabilità.
Alfano deve dimettersi non perché la Idem lo ha fatto per molto meno (?), ma perché ha commesso un errore tale da richiedere un passo indietro. Stessa cosa per Calderoli: il suo discorso è grave, a prescindere da qualsiasi paragone con altri episodi.
Usare gli altri come metro di confronto, oggi serve a giustificare la richiesta di dimissioni di un avversario politico, domani serve per giustificare la mancata richiesta di dimissioni di un alleato etc… Questi comportamenti minano la credibilità delle istituzioni, dei partiti e del Paese, soprattutto. 


@MoniaQCN
 
Su Il Fatto Quotidiano una bella intervista a Gustavo Zagrebelsky, di Silvia Truzzi: link.