Nei giorni scorsi è stato pubblicato un appello a convergere su Matteo Renzi nella sfida alla Segreteria PD perché "è l'unico che può farci vincere le elezioni".
Quindi, facciamo come al solito che con vista corta e breve respiro guardiamo al risultato immediato (del quale poi non siamo così certi) o per una volta pensiamo in maniera strategica e usiamo il Congresso per rifondare questo Partito, dandogli un chiaro indirizzo, una direzione comprensibile e una leadership che sappia recuperare il rapporto con gli elettori?
Non si esclude che Renzi possa essere la persona giusta anche per questo, ma che lo sia o no deve emergere dal confronto con gli altri candidati. Le convergenze a priori annullano il dibattito, lasciano strascichi che non saranno mai sanati, impediscono la costruzione di una visione di sintesi.
Abbiamo bisogno di Pittella, Civati, Cuperlo e Renzi e chiunque altro si candiderà per capire quali siano le idee di PD in gioco, e le idee di Paese, sulla base delle quali riconquistare iscritti ed elettori. 
Non possiamo partire dal fine ultimo, le elezioni, come unico obiettivo. 
E' una maratona, non sono i 100 mt.



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