Grazie a Europaquotidiano, alcune anticipazioni sull'accordo (vero o presunto?) riguardo le regole che verranno votate nell'Assemblea Nazionale.
Punti principali:
  1. Il segretario del Pd rimane candidato alle primarie per la scelta del premier, ma con la possibilità che concorrano anche altri.
  2. Il leader del Pd sarà scelto in una delle prime tre domeniche di dicembre, probabilmente l’uno piuttosto che l’8 (giornata festiva, peraltro) o il 15.
  3. Segretari regionali: primarie aperte anche per questi (provinciali, comunali e di circolo, invece, saranno scelti solo dagli iscritti), con voto successivo a quello del Segretario nazionale, non coincidente.
"I tre step congressuali, quindi sarebbero: assise nei circoli e nelle province tra ottobre e novembre, primarie nazionali a inizio dicembre, regionali tra gennaio e febbraio del nuovo anno, magari provando ad accorparle con quelle per la scelta dei candidati a sindaco delle amministrative."
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