Su Europaquotidiano un'abbondante serie di articoli sul Congresso PD.Pd, confusione continua. E Renzi va all’incasso, di Rudy Francesco Calvo.
Editoriale di @smenichini: Le ragioni della figuraccia del Pd.
Da Vitalba Azzollini, La lezione della direzione Pd, anche per i “giovani”.
 
Nella discussione (e confusione) sul Congresso PD e sulla sentenza Mediaset, si perde il senso di cosa stia facendo il Governo e quali siano i temi oggi sul tavolo.

Sull'IMU, intervista a Colaninno sulle proposte avanzate dal Ministro Saccomanni: Un compromesso tra i costi per lo Stato e quelli per le famiglie.
Il dettaglio del documento Saccomanni da Il Sole 24Ore: Imu, le nove ipotesi di Saccomanni: abolizione non equa meglio una service tax.
Dal sito PD, Matteo Richetti parla del DL Fare, approvato in via definitiva: DL Fare, primo passo fondamentale per uscire dalla crisi. (all'interno, un link al documento Il dossier a cura dell'Ufficio Documentazione e Studi del Gruppo PD Camera dei deputati ).
Sul fronte delle riforme costituzionali, l'articolo La Road map delle riforme costituzionali, sempre pubblicato sul sito PD, ricostruisce le vicende legate ai precedenti tentatiti di riforma della Costituzione e illustra quanto in atto ora.
 
Non solo una ma addirittura tre date: per il 20 e 21 settembre è convocata la Direzione Nazionale, che dovrà discutere delle regole con cui svolgere il Congresso. Il 24 novembre viene data come scadenza per il completamento dei lavori congressuali, come però era già stato indicato nelle scorse settimane.
Non si capisce quindi il clamore: si sapeva che nell'incontro di ieri non si sarebbe discusso del Congresso, il 24 novembre era già stato proposto da Epifani come data di chiusura, si sapeva che attorno alla seconda metà di settembre si sarebbe fatta un'altra riunione di Direzione, quindi? tanto rumore per nulla...
Europaquotidiano ha seguito la Direzione con il proprio liveblogging.
Questa la voce ufficiale del sito PD: L'esecutivo lavori su scuola, investimenti, ammortizzatori sociali, esodati, patto di stabilità.
Qui il resoconto de Il Corriere con video delle dichiarazioni di alcuni esponenti PD.
 
Matteo Renzi rompe il silenzio stampa dichiarato alcune settimane fa e durante un intervento alla Festa Democratica di Bosco Albergati parla di tutto, Congresso, Governo, regole etc...
Da Europaquotidiano: articolo e video.
Da il Corriere della Sera: articolo con frammenti video.
 
Su Europaquotidiano, un commento sulla fase attuale fra Governo Letta e Congresso Pd. Si ipotizza un prolungamento della guida Epifani, che garantisce sostegno a Letta, ma senza rinviare il Congresso, il che significa che Epifani si dovrebbe candidare, cosa che il diretto interessato ha escluso ripetutamente.
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In un'intervista al Corriere, Epifani esprime ancora una volta la convinzione che la sentenza della Cassazione vada rispettata e che la politica debba comportarsi conseguentemente e quindi far decadere Berlusconi dalla carica di Senatore.
Ma dice qualcosa anche sul Congresso:

"Il Pd ha paura che Renzi faccia il segretario? 
«Il segretario lo decidono gli iscritti e i nostri elettori, che si registreranno all'albo delle primarie. Le regole saranno rispettose di tutti. Le primarie saranno aperte, anche se ovviamente quelle per il premier lo sono di più, perché è un altro campo di gioco»."

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Sui giornali di oggi la notizia che Quagliariello avrebbe svelato l'esistenza di un piano per far saltare il Governo (leggi).
Ma è verosimile? a chi conviene far saltare il Governo, fra coloro che avrebbero la possibilità di farlo?
Le minacciate dimissioni di tutti i parlamentari PdL in caso di conferma della condanna a Berlusconi non sono arrivate, ovviamente.
Alcuni commenti sui giornali di oggi:
la Repubblica: Il Pdl al Colle: "Salvare Berlusconi"
L'Unità: Letta blinda il governo: «E Pd confermi impegno»
 
Intervista di Simone Collini a Davide Zoggia.
L'argomento principale è il futuro del Governo a valle della conferma in Cassazione della condanna a Berlusconi, ma si parla anche di Direzione Nazionale e Congresso.
Alcuni punti:
"[...]
E se la condizione del Pdl per andare avanti fosse approvare una riforma della giustizia? 
«I toni usati da Berlusconi non consentono di affrontare il tema, che comunque non fa parte del programma illustrato da Letta in Parlamento. Questo governo è nato per affrontare i problemi degli italiani, non di un italiano in particolare». 

[...]
Dovrete discutere anche delle regole del congresso: è stato trovato un accordo? 
«C`è una base ampiamente condivisa e anche sui punti in cui c`erano maggiori distanze siamo vicini a una soluzione. Adesso però siamo in una fase politica che ci obbliga ad affrontare una discussione politica, non riguardante solo le regole. Poi a settembre ci sarà un`Assemblea nazionale che valuterà, anche alla luce di quanto avvenuto nel frattempo, che tipo di congresso dobbiamo fare»."

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In un'intervista rilasciata oggi a Daria Gorodisky, de Il Corriere, Stefano Rodotà parla delle possibili mosse del Partito Democratico, anzi, delle azioni necessarie a questo punto.
"Il Pdl sostiene che non è stata pesata la ricaduta politica di questa sentenza.
«Non si può imputare alla magistratura di non aver tenuto conto di qualcosa che non appartiene al suo modo di giudicare, che deve essere libero proprio da valutazioni politiche. Il vero elemento di grave distorsione della democrazia è dire che viene alterata da una sentenza sgradita». 
[...]
Il Pd dovrebbe far cadere il governo? 
«Credo che la dichiarazione a caldo fatta da Epifani subito dopo la sentenza sia stata corretta e tempestiva. Però ora non basta più. E la sua richiesta a Berlusconi di rispettare i patti mi sembra un po' ingenua, perché non li ha mai rispettati. Questo governo di larghe intese è nato, si sapeva, su basi fragilissime; ma si è deciso di correre un azzardo. Ha scarsa capacità di previsione, e l'azzardo corso dà i risultati che stiamo vedendo.
[...]
Può una democrazia continuare a vivere ai margini della costituzionalità? Dunque il Pd abbandoni quella follia politica della revisione costituzionale, bloccata come colpo di mano estivo per merito di M5S e Sel. Metta invece in calendario per i primi di settembre il sistema di voto. Il ritorno al Mattarellum produrrebbe già un terreno più sicuro dal punto di vista democratico. Ma il Pd verifichi anche se possono esistere maggioranze diverse. Auspicando la fine delle docce scozzesi del M5S»."
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Da la Repubblica: "l'articolo 1 del decreto legislativo 31 dicembre 2012, varato dal governo Monti come testo unico sull'incandidabilità, prevede infatti che «non possono essere candidati e non possono comunque ricoprire la carica di deputato e di senatore coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a 2 anni di reclusione, per delitti non colposi, consumati o tentati, per i quali sia prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni» e la frode fiscale è tra questi" [...] "Quando la condanna sopravviene mentre il condannato è parlamentare (il caso appunto del senatore Berlusconi), il decreto Monti prevede che «la Camera di appartenenza delibera ai sensi dell'articolo 66 della Costituzione», quello secondo il quale «ciascuna Camera giudica dei titoli di ammissione dei suoi componenti e delle cause sopraggiunte di ineleggibilità e di incompatibilità»".
Rimane da vedere se il gruppo parlamentare PD si comporterà con la coerenza promessa da G. Epifani.